L’esame dermoistopatologico permette di evidenziare le alterazioni cutanee presenti in profondità. Questo esame prevede l’esecuzione di una biopsia cutanea, attraverso il prelievo di piccole porzioni di tessuto cutaneo. Viene richiesto molto spesso contestualmente ad asportazione di noduli cutanei e non solo. Molto spesso le lesioni cutanee hanno un aspetto clinico diverso in base lo stadio evolutivo, è importante riconoscere a lesione primaria della malattia dermatologica sospetta, al fine di ridurre il rischio di un campionamento scarsamente diagnostico o di una diagnosi non corretta.
In conclusione l’esame dermoistopatologico non può essere considerato come un esame utile per avere una qualunque diagnosi dermatologica, ma rappresenta un importante strumento per confermare il nostro sospetto, per questo è importante che ad eseguire questo tipo di esame sia un dermatologo in grado di riconoscere la sede di campionamento ed interpretare l’esito dell’esame alla luce del quadro clinico presente.

Figura 1: la citologia cutanea indica la popolazione di cellule presenti in superficie della lesione
Figura 2: biopsia cutanea della stessa lesione
Figura 3: esame dermoistopatologico esamina il tipo cellulare che infiltra tutto il tessuto cutaneo
In conclusione l’esame dermoistopatologico non può essere considerato come un esame utile per avere una qualunque diagnosi dermatologica, ma rappresenta un importante strumento per confermare il nostro sospetto, per questo è importante che ad eseguire questo tipo di esame sia un dermatologo in grado di riconoscere la sede di campionamento ed interpretare l’esito dell’esame alla luce del quadro clinico presente.
Figura 1: la citologia cutanea indica la popolazione di cellule presenti in superficie della lesione
Figura 2: biopsia cutanea della stessa lesione
Figura 3: esame dermoistopatologico esamina il tipo cellulare che infiltra tutto il tessuto cutaneo